Spesso vediamo in rete invenzioni strampalate e strumenti davvero bizzarri. Ma quello che ha creato Fiona O’Leary, ha le potenzialità per essere un’idea geniale. Ha creato Spector, una sorta di Shazam (la famosa app per riconoscere le canzoni in pochi secondi) per i font e non solo.
Per il suo progetto di laurea al Royal College of Art, Fiona O’Leary ha sviluppato un prototipo di uno strumento, nella fattispecie un palmare da lei rinominato Spector che, non fa altro che, “catturare” i caratteri e i colori dal mondo e li comunica direttamente ad InDesign. Al momento lo strumento non è in commercio, ma potrebbe avere degli sbocchi davvero interessanti, grazie anche alla cassa di risonanza che sta ottenendo online. È il sogno ad occhi aperti che si concretizza di ogni grafico.
Come funziona Spector
Basta appoggiare questo piccolo scanner, su uno stampato ruotare la ghiera in posizione “font” e scattare una foto. A questo punto il carattere (ne può ricavare anche la dimensione) può essere salvato o inviato ad un software di editing per essere subito usato. Per ora supporta solo fino a 7 font. In modalità “colore” invece, Spector è in grado di identificare l’esatta combinazione CMYK o RGB; praticamente un tool contagocce che potrete usare nel mondo.
Spector from Fiona O'Leary on Vimeo.
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